Il diabete

Cos’è il diabete? Quali sono le cause? Quali sono i sintomi? Quali sono gli effetti e le complicanze? Come si cura? Si può prevenire? Ho fatto gli esami del sangue e accanto alla glicemia c’è una stellina, allora sono diabetico?

Quando si parla di diabete le domande sono molte e le paure ancor di più. In questo articolo provo a spiegarti in maniera semplice cos’è il diabete e a rispondere alle domande che più frequentemente mi vengono poste in studio.

 

Cos’è il diabete?

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) causata da un’alterazione della quantità e/o funzionalità dell’insulina. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che consente alle cellule del nostro corpo di prendere il glucosio presente in circolo nel sangue e utilizzarlo come fonte energetica.

Se qualcosa in questo processo va storto, il glucosio rimane nel sangue e la glicemia diventa elevata.

Esistono diversi “tipi” di diabete, i principali sono 3: “diabete di tipo 1”, “diabete di tipo 2” ed il “diabete gestazionale”.

 

Diabete di tipo 1

Il diabete di tipo 1 è caratterizzato da una scarsa o assente produzione di insulina dovuta al fatto che le cellule del pancreas che producono questo ormone vengono distrutte. La velocità con cui queste cellule del pancreas vengono distrutte è variabile e non prevedibile, per cui l’insorgenza solitamente giovanile, può avvenire ad età differenti.

La causa del diabete di tipo 1 non è nota, quello che si sa è che questi pazienti presentano anticorpi diretti contro le cellule pancreatiche e per questo rientra tra le patologie autoimmuni. Questo danno che il sistema immunitario induce nei confronti delle cellule che producono insulina potrebbe essere legato a fattori genetici ed ambientali.

 

Diabete di tipo 2

Il diabete di tipo 2 invece è solitamente ad insorgenza tardiva, cioè in età adulta, ed è la forma più comune di diabete (circa il 90 % delle diagnosi).

La causa di diabete di tipo 2 è ancora ignota, ma in questo caso le cellule del pancreas sono perfettamente in grado di produrre insulina, ma le cellule dell’organismo non riescono ad utilizzarla, per cui il risultato finale è anche in questo caso un aumento del glucosio ematico.

Come dicevo la causa non è nota, ma quello che si sa per certo in questo caso è che ci sono delle condizioni che aumentano la probabilità che si manifesti questa patologia, tra cui la familiarità, lo stile di vita sedentario, sovrappeso ed obesità.

 

Diabete gestazionale

È una forma di diabete che si manifesta per la prima volta durante la gravidanza e solitamente viene diagnosticato nel secondo o terzo trimestre di gravidanza. Colpisce mediamente il 18 % delle donne in gravidanza.

Anche in questo caso le cellule pancreatiche sono in grado di produrre insulina, per cui si parla di insulino-resistenza, cioè le cellule dell’organismo non sono in grado di utilizzarla. Nella maggior parte dei casi questa condizione si risolve dopo il parto, ma può ripresentarsi anni dopo come diabete di tipo II.

Il diabete gestazionale è pericoloso per la mamma e per il bambino, per cui vengono eseguiti periodicamente dei controlli ed il medico può decidere di far fare una curva di carico per escludere il diabete, nel caso in cui ci siano dei fattori di rischio, come ad esempio: sovrappeso, familiarità con il diabete o diabete gestazionale in gravidanze precedenti.

 

Quali sono i sintomi del diabete?

I sintomi del diabete dipendono dal tipo di diabete. Il diabete di tipo 1 è caratterizzato da costante sensazione di sete e necessità di bere (polidipsia), necessità di urinare frequentemente ed aumentata quantità di urine (poliuria), debolezza e stanchezza.

Il diabete di tipo 2, essendo ad insorgenza lenta è più silenzioso e solitamente viene diagnosticato a seguito di esami di routine o a seguito di incidenti o infezioni.

Il diabete gestazionale solitamente ha sintomi sfumati e viene diagnosticato grazie agli esami che vengono fatti in gravidanza. Qualora sia sintomatico, i sintomi sono gli stessi del diabete di tipo 1: sete costante, necessità di urinare più frequentemente del solito, sensazione di bocca secca, ecc.

 

Come si fa diagnosi di diabete?

La diagnosi di diabete spetta al medico e si basa sui valori di glicemia ed eventuale sintomatologia. Si parla di diabete quando la glicemia a digiuno (cioè con più di 8 ore senza assunzione di cibo o bevande ad eccezione dell’acqua) è superiore a 126 mg/dl oppure con valori di glicemia maggiori o uguali a 200 mg/dl durante la curva da carico (OGTT).

Esistono poi situazioni che agiscono da campanelli d’allarme. I valori ottimali di glicemia a digiuno sono inferiori a 100 mg/ dl; tra 100 e 125 mg/dl parliamo quindi di “alterata glicemia a digiuno”; parliamo invece di “alterata tolleranza al glucosio” quando la glicemia è compresa tra 140 e 200 mg/dl due ore dopo il carico di glucosio. Queste condizioni prendono il nome di “pre-diabete”, questo significa che c’è un alto rischio di sviluppare diabete se non si interviene cambiando alimentazione e stile di vita.

Un altro importante parametro utilizzato per la diagnosi di diabete è l'emoglobina glicata (HbA1c) superiore a 6.5%. L'emoglobina glicata fornisce un'indicazione dell'andamento medio del glucosio nei 2/3 mesi precedenti l'esame.


Quali sono le complicanze del diabete?

Le complicanze del diabete si distinguono in acute e croniche. Le complicanze acute sono quelle ad insorgenza rapida e sono solitamente associate a diabete di tipo 1 in quanto sono dovute all’assenza totale di insulina. Le complicanze acute sono ad esempio il coma chetoacidosico.

Le complicanze croniche sono tipiche del diabete di tipo 2 e colpiscono vari organi tra cui gli occhi, i reni, l’apparato circolatorio ed i nervi.

Si parla infatti di retinopatia diabetica, nefropatia diabetica, neuropatia diabetica, piede diabetico, ecc.

 

 

Terapia per il diabete

La terapia per il diabete ha come principio base un’alimentazione varia e bilanciata ed uno stile di vita sano.

In base alla diagnosi di diabete, il diabetologo fornirà un piano terapeutico mirato. In linea generale, il diabete di tipo 1 necessità di insulina che il paziente si auto-inietterà prima dei pasti.

Il diabete di tipo 2 viene solitamente trattato con farmaci che stimolano le cellule ad utilizzare l’insulina in circolo ed andando a bassare la glicemia.

Soprattutto nel diabete di tipo 2 è fondamentale associare un’alimentazione sana e un po' di attività fisica.

 

 

 

Il diabete è una patologia che nella maggior parte dei casi è prevenibile con uno stile di vita sano: alimentazione equilibrata ed almeno 30 minuti di camminata veloce al giorno sono sufficienti ad abbassare di molto il rischio di sviluppare questa patologia.

 

 

 

Dott.ssa Angelica Maggio

 

 

 

 

Riferimento: www.iss.it