I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Tra pochi giorni sarà la giornata nazionale del fiocchetto lilla, ma cosa significa? Il fiocchetto lilla è il simbolo della lotta contro i disturbi del comportamento alimentare.

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie caratterizzate da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo e da un’alterazione delle abitudini alimentari.

Questi disturbi insorgono prevalentemente durante l’adolescenza, ma oggi non è più così insolito riscontrarli anche in bambini ed adulti; è stato infatti recentemente segnalato un aumento di casi definiti a esordio precoce, cioè in bambini di età inferiore a 13 anni. Questo aumento è in parte spiegato dall’abbassamento dell’età del menarca osservato negli ultimi decenni, ma potrebbe anche essere legato a un’anticipazione dell’età in cui gli adolescenti sono esposti alle pressioni socioculturali, alla magrezza, alla perfezione fisica irrealistica attraverso mezzi di comunicazione come internet e social network. Questi disturbi colpiscono maggiormente il sesso femminile rispetto agli uomini con un rapporto stimato di 6 a 1 in età adolescenziale.

Pur essendo primariamente disturbi psichiatrici, i disturbi dell’alimentazione producono spesso complicanze fisiche anche serie, secondarie alla malnutrizione e/o ai comportamenti impropri messi in atto per ottenere il controllo sul peso e sulla forma del corpo. Le persone con anoressia nervosa, in particolare, hanno una mortalità tra le 5 e le 10 volte maggiore di quella delle persone sane della stessa età e sesso.

 

Il primo passo per sconfiggere questi disturbi è conoscerli e riconoscerli!

 

QUALI SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?

I disturbi del comportamento alimentare più noti sono anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata (binge-eating disorder, BED) e disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.

 

L’anoressia nervosa si caratterizza per: 

  • consistente perdita di peso corporeo;
  • intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso;
  • disturbi della propria immagine corporea.

L’esordio dell’anoressia nervosa è spesso graduale e insidioso, con una progressiva riduzione dell’introito alimentare. Nella maggior parte dei casi il disturbo si presenta a seguito di una dieta ipocalorica iniziata per modificare il peso e la forma del corpo. Il soggetto tende inizialmente ad evitare alcuni alimenti perché considerati troppo calorici o troppo grassi per poi adottare alimentazioni strettamente ipocaloriche riducendo sempre più le porzioni, saltando i pasti, mettendo in atto digiuni più o meno lunghi e/o adottando comportamenti compensatori volti ad evitare l’aumento di peso, come il vomito autoindotto.

Sono comuni il ricorso a un esercizio fisico eccessivo, la misurazione frequente del peso e il confronto continuo con lo specchio, con la taglia dei vestiti, con la bilancia e con il corpo delle altre persone. Il pensiero del cibo è persistente e ossessivo.

 

La bulimia nervosa si caratterizza per:

  • ricorrenti episodi di abbuffate alimentari;
  • comportamenti di compenso volti a evitare l’aumento di peso, come il vomito autoindotto, l’uso improprio di lassativi o enteroclismi, l’uso improprio di diuretici, il digiuno protratto o l’esercizio fisico eccessivo;
  • stima di sé eccessivamente influenzata dalla forma e dal peso del corpo.

L’esordio della bulimia nervosa si può verificare in relazione a una forte restrizione alimentare per modificare il peso e la forma del corpo, o in seguito a difficoltà personali ed emotive nel padroneggiare situazioni di perdita o di frustrazione. Le crisi bulimiche sono scatenate dalla rottura delle regole dietetiche rigide ed estreme, da stati di umore disforico, conflitti, eventi stressanti per il soggetto, sentimenti di vuoto e di solitudine. Per compensare il disagio seguente all’abbuffata e la paura di prendere peso, molti soggetti utilizzano pratiche di compenso quali il vomito autoindotto, l’uso improprio di lassativi o di diuretici, l’attività fisica eccessiva e il digiuno. Questi stessi meccanismi compensatori rigidi ed estremi sono la causa delle abbuffate, creando così un circolo vizioso da cui il soggetto fa fatica ad uscire.

 

Il BED (binge-eating disorder) condivide con la bulimia nervosa gli episodi di abbuffate, ma non le pratiche di compenso volte a impedire l’aumento di peso.

È un disturbo che può insorgere a qualsiasi età, dall’infanzia all’età avanzata, e che ha una distribuzione maschi/femmine meno asimmetrica (il 30-40% dei casi è di sesso maschile). Non attuando comportamenti compensatori, la persona con BED tende ad aumentare di peso e, quindi, a presentare obesità.

Se nell’anoressia nervosa e nella bulimia nervosa il tema dominante è il controllo, nei pazienti con BED prevale invece un senso di inadeguatezza e di impotenza, ed infatti un tratto ampiamente diffuso tra i pazienti con BED è la bassa autostima, con tendenza all’umore depresso.

 

I disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati hanno caratteristiche cliniche simili all’anoressia nervosa e alla bulimia nervosa, ma non soddisfano tutti i criteri richiesti per tali diagnosi.

 

QUANDO SI MANIFESTANO I DCA?

I disturbi del comportamento alimentare si manifestano soprattutto in età adolescenziale, anche se abbiamo visto che l’età di insorgenza si sta abbassando molto.

Nell’anoressia nervosa e nella bulimia nervosa, l’età di esordio è in genere compresa tra i 15 e i 19 anni, mentre nel BED essa è distribuita in un ampio intervallo (dall’infanzia alla terza età).

 

QUALCHE DATO…

I DCA come abbiamo detto sono uno dei problemi di salute più comuni nei giovani, soprattutto nelle ragazze, nel nostro Paese come in tutti i Paesi occidentali. Nella popolazione generale di età maggiore di 18 anni e di sesso femminile sono stimati tassi di prevalenza lifetime dello 0,9% per l’anoressia nervosa, dell’1,5% per la bulimia nervosa e del 3,5% per il BED. L’incidenza dell’anoressia nervosa è stimata essere di almeno 8 nuovi casi per 100.000 donne in un anno, mentre quella della bulimia nervosa è di almeno 12 nuovi casi per 100.000 donne in un anno. Negli studi condotti su popolazioni cliniche, i maschi rappresentano tra il 5% e il 10% dei casi di anoressia nervosa, tra il 10% e il 15% dei casi di bulimia nervosa e tra il 30% e il 40% dei casi di BED.

 

COMPLICANZE MEDICHE DEI DCA

Un errore che spesso facciamo è di considerare come disturbo alimentare pericoloso per la salute esclusivamente l’anoressia, ma così non è. Tutti i disturbi alimentari causano malnutrizione e danni all’organismo secondari alle pratiche di compensazione messi in atto; il peso è solo uno dei tanti aspetti da tenere in considerazione quando parliamo di DCA.

Le complicanze mediche legate ai disturbi del comportamento alimentare possono interessare tutti gli organi e apparati. In particolare, le conseguenze della malnutrizione riguardano il sistema cardiocircolatorio, il sistema emopoietico e immunitario, il sistema endocrino e metabolico, il sistema nervoso, il rene, il sistema osteoscheletrico, il sistema muscolare, la cute e annessi, l’apparato gastroenterico, il fegato e il pancreas, il sistema respiratorio.

 

 

 

I disturbi del comportamento alimentare sono patologie a tutti gli effetti. Il nostro impegno deve andare soprattutto ad azioni di prevenzione di questi disturbi.

È importante conoscerli e riconoscerli per poter intervenire tempestivamente ed aiutare i soggetti che ne soffrono a sconfiggere questi mostri.






Dott.ssa Angelica Maggio

 

 

 

 

 

Riferimento:

Quaderni del Ministero della Salute. Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/